Regionali in Campania, Cirielli frena Martusciello: “Il candidato spetta a Fratelli d’Italia”
La partita delle regionali, con la scelta dei candidati alla carica di governatore in alcune Regioni al voto tra questo autunno e l’anno prossimo, rischia di diventare un intricatissimo Sudoku per il centrodestra. La prossima grana rischia di scoppiare in Campania, dove le elezioni si terranno nel 2025 alla scadenza del secondo mandato di Vincenzo De Luca come governatore. Qui Forza Italia rivendica la golden share sul futuro candidato della coalizione e a farsi avanti è l’eurodeputato e coordinatore regionale azzurro, Fulvio Martusciello, che in una nota annuncia la sua disponibilità a correre per l’ambita poltrona di Palazzo Santa Lucia: “Sono pronto e ritengo di poter vincere”.
Ma la presidenza della Regione Campania è anche al centro delle mire di Fratelli d’Italia, con Edmondo Cirielli pronto a mettere sul tavolo la sua candidatura in caso di necessità: “Se serve alla Campania e al partito per vincere e mettere insieme la coalizione, certo”, risponde all’Adnkronos il viceministro degli Esteri, alla domanda se si senta pronto a mettersi in gioco. “Vedremo quali saranno le valutazioni a livello nazionale”, spiega Cirielli, uno degli uomini di punta del partito di Giorgia Meloni in Campania, rimarcando come Fdi rivendichi ‘per sé’ almeno due Regioni del Sud: la Puglia e, appunto, la Campania.
La ‘contesa’ con Forza Italia è ufficialmente aperta. Nel rendere nota la sua disponibilità a correre come candidato del centrodestra, il forzista Martusciello ha precisato che “la scelta sul candidato presidente andrà fatta nell’interesse della coalizione” individuando un profilo “che voglia mettersi in gioco e che sia vincente”. La decisione, ha rimarcato l’azzurro, “spetta al tavolo nazionale e sarà una valutazione complessiva sulle Regioni che andranno al voto a individuare la soluzione per la Campania”. Per l’europarlamentare di Forza Italia “il 9 giugno le europee sono state un po’ come le primarie con viceministri, ministri e rettori che sostenevano i loro candidati. Il risultato – evidenzia l’azzurro – è stato molto chiaro, essendo risultato il più votato del centrodestra in Campania. Offro questo mio risultato al tavolo nazionale per le serene valutazioni che i leader vorranno compiere”.
Fdi però frena. Secondo Cirielli, Martusciello “ha ragione, nel senso che il candidato verrà scelto al tavolo nazionale. Per il resto, le sue sono opinioni politiche soggettive e rispettabili. Ma ovviamente, per il nostro peso elettorale in Campania e in Italia rivendichiamo al Sud almeno Puglia e Campania”, ribadisce all’Adnkronos il vice-titolare della Farnesina. Che in ogni caso si dice “sicuro” del fatto che il centrodestra si presenterà compatto all’appuntamento elettorale.
Ma la Campania è solo uno dei tasselli da sistemare nel puzzle delle regionali, per il centrodestra. Nel 2025 si recheranno alle urne anche i cittadini del Veneto per scegliere il successore del leghista Luca Zaia, impossibilitato a correre per un altro quinquennio in assenza di una legge ad hoc che modifichi il limite dei mandati per i governatori. Il leader di Forza Italia Antonio Tajani ha già dato il suo placet alla possibile candidatura dell’ex leghista Flavio Tosi, neo-eletto con Fi all’Europarlamento e coordinatore azzurro in Veneto: “Il mio nome è sul tavolo” per il dopo Zaia, ha affermato Tosi, osservando che il Parlamento “si è già espresso tre volte contro il terzo mandato. Un voto bulgaro, insomma. Senza contare che Zaia sta concludendo quello che di fatto è il suo terzo mandato”.
Non è dello stesso avviso il ministro per gli Affari regionali Roberto Calderoli, il quale considera “legittima” la proposta di una candidatura di Tosi avanzata da Fi, “peccato che il Veneto sia guidato dalla Lega e debba rimanere alla Lega. Con un leghista, non un ex leghista”, puntualizza al ‘Corriere della Sera’ il big del Carroccio. La situazione rischia però di diventare ancora più ingarbugliata: non è un mistero che anche Fdi abbia messo gli occhi sul Veneto, dove da tempo si parla di una candidatura del senatore Luca De Carlo, presidente della Commissione Agricoltura di Palazzo Madama.
Per quanto riguarda le Regioni che andranno al voto questo autunno, in Liguria salgono sempre di più le quotazioni della deputata di Noi Moderati Ilaria Cavo, fedelissima dell’ex governatore Giovanni Toti: Fdi potrebbe convergere sul nome della giornalista dopo aver inizialmente accarezzato l’idea di puntare su un civico di peso. A semplificare il quadro, per il centrodestra, sono le divisioni interne al campo largo: il candidato in pectore del Pd Andrea Orlando ha minacciato di fare un passo indietro se entro questa settimana non arriverà il via libera definitivo alla sua candidatura; nel frattempo anche il pentastellato Luca Pirondini ha ribadito la sua volontà di giocare la partita.